I miei, in queste settimane, sì sono dati ad un'impresa ardua: ripulire il nostro garage!
Dopo aver faticato come dei muli, ora sono fieri di avere un garage addirittura vivibile... e con la scongiurata paura di trovare un cadavere in qualsivoglia posto!
(Sì vociferava che gli UFO abbiano fatto la prima apparizione proprio qui, ma sì sono persi nel caos).
In ogni caso, oltre ad esserci liberati di tanta robaccia che solo la metà bastava, sono riemersi anche oggetti, foto e ricordi che erano seppelliti da chissà quanto.
Così, facendo una sporadica apparizione (sì, lo ammetto, io la pulizia l'ho totalmente evitata) ho ritrovato parecchie cose che non ricordavo nemmeno più di avere.
Tra queste, un vecchio SottoBanco (che non è più in produzione. E ancora mi chiedo il perché...) che ero solito portare a scuola.
Il diario, almeno per la mia generazione, era quanto di più simile ad un blog.
Ci sì scriveva l'impossibile, ci sì appiccicava di tutto, ogni singola pagina era zeppa di frasi, disegni, commenti propri o di qualche amico.
Ed era magnifico!
Li conservo ancora tutti, ed è sempre un'emozione rileggerli.
Btw, ritornando al post, sfogliavo questo scarno SottoBanco (qualche anno fa, inspiegabilmente, mi venne la fregola di buttar via le pagine inutilizzate, conservando solo quelle significative...) ho trovato delle pagine che non ricordavo minimamente!
Un pezzo de "La Fattoria degli Animali" di George Orwell, storie scritte da precedenti SottoBanchisti, fumetti, ecc.
Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la trascrizione di un geniale video di Massimo Troisi tratto da un'esibizione de "La Smorfia".
Il video in questione è quello su "La Fine del Mondo".
Ecco, ho deciso di postare le due pagine qui e di allegarvi anche il video così, rendo st'inizio settimana un po' meno piatto.
D'altronde Troisi è una garanzia... non resterete di certo delusi.
BuoneRisate... :)
lunedì 31 ottobre 2011
martedì 4 ottobre 2011
RIP, Steve...
Non scrivo da mesi su questo blog.
Non che possa definirlo un "blocco dello scrittore", diciamo che il mio Twitter sta assorbendo tutti quei tarli che mi passano per la mente, dandomi la possibilità di esternarli.
Btw, fatta la premessa, voglio solo esprimere il mio immenso dispiacere per la morte di un uomo che ha rivoluzionato la nostra vita informatica, facendo partire anche un'azienda, la Pixar, che insieme al suo brand Apple ci ha sempre e da sempre emozionato e affascinato.
Voglio salutarlo col discorso che tenne nel 2005 all'Università di Stanford.
Un discorso senza retorica e falsi buonismi, carico dell'Amore e della forza di un uomo per i suoi sogni, gli stessi sogni per cui lui ha sempre combattuto, senza mollare.
Mai.
Non che possa definirlo un "blocco dello scrittore", diciamo che il mio Twitter sta assorbendo tutti quei tarli che mi passano per la mente, dandomi la possibilità di esternarli.
Btw, fatta la premessa, voglio solo esprimere il mio immenso dispiacere per la morte di un uomo che ha rivoluzionato la nostra vita informatica, facendo partire anche un'azienda, la Pixar, che insieme al suo brand Apple ci ha sempre e da sempre emozionato e affascinato.
Voglio salutarlo col discorso che tenne nel 2005 all'Università di Stanford.
Un discorso senza retorica e falsi buonismi, carico dell'Amore e della forza di un uomo per i suoi sogni, gli stessi sogni per cui lui ha sempre combattuto, senza mollare.
Mai.
RIP, Steve.Thank you.
Stay hungry. Stay Foolish.
mercoledì 20 luglio 2011
Matrimonio? No, grazie!
In questi giorni, sono finalmente riuscito ad avere un po' di vita sociale.
In giro coi miei a fare quello che mi riesce meglio, ovvero il carrello portatutto, e poi un giro
dalle zie.
Mi fa piacere andarci perchè non ci sì vede spesso e quindi, quando capita, c'è sempre
tanto da dire e tanto da ridere.
Naturalmente, prima o poi, quelli che io definisco 'momenti un po' infelici' capitano.
Quei momenti in cui ti viene chiesto di te, di cosa fai nella vita e, dulcis in fundo, se sei
fidanzato.
Ora, non so voi, ma io all'ultima domanda rispondo sempre come se mi stessero per offrire
una ceretta all'inguine con annesso bagno in una piscina ricolma di alcool!
"No, non sono fidanzato e non ho la minima intenzione di ricorrere a questa eutanasia alla libertà!".
Ok, magari non uso questi termini... ma diciamo che il significato intrinseco è quello!
Il solo pensiero di dover dare conto a qualcuno, mi fa accapponare la pelle.
La cosa che più mi fa sorridere/incazzare però, sono le persone convinte che 'quando troverò l'amore della mia vita capitolerò' diventando come uno quei ragazzi-ameba che, proprio volta scorsa mi è capitato di vedere.
No raga', ma seriamente... non scherziamo!
Se c'è un piccolo, piccolissimo lato positivo in me, è la coerenza.
Se dico di no, è no... e così sarà!
Tipo, domenica scorsa sono andato in un centro commerciale poco lontano da casa mia.
Io adoro i centri commerciali.
C'è sempre qualche cazzata da vedere e poi, in estate so' freschi ed in inverno caldi, insomma... sono la perfetta alternativa allo stare a casa! :D
Girando il centro dove a causa della mia amica il mio lato femminile è stato ampiamente ripagato (abolite Yamamay, Golden Point e compagnia bella!), mi è capitato di vedere questi poveri maschi castrati, costretti a scegliere tra un costume ultra-slim o l'ultimo ritrovato in fatto di tanga.
Una scena di una tristezza assurda!
Li guardavo come se fossi allo zoo... rabbrividendo.
No, io non potrei mai arrendermi ad ore di shopping intensivo forzato (e dire che
amo lo shopping, quando comprende elettronica e roba 'maschia', of course!) seguendo come un fedele boy-toy la tizia di turno!
Le senti squittire un "Amore, che dici, il rosa shocking m'ingrassa?" coi ragazzi che sì trattengono dall'urlare "No tesoro, non è che t'ingrassa... ma posso assicurarti che così vestita, il Circo Orfei m'accuserebbe d'aver rapito uno dei suoi acrobati!" e dover rispondere con un laconico (ed, eufemisticamente parlando, falso) commento come "Certo cucciola. Tutto quello che indossi ti sta bene. Hai il corpo di una Dea".
Ma 'sti cazzi, amico Fritz!
La tua ragazza non ha il corpo di una Dea.
A limite, e dico a limite, c'avrà il fisico di Bacco dopo un mese di bagordi!
E annamo!
In giro coi miei a fare quello che mi riesce meglio, ovvero il carrello portatutto, e poi un giro
dalle zie.
Mi fa piacere andarci perchè non ci sì vede spesso e quindi, quando capita, c'è sempre
tanto da dire e tanto da ridere.
Naturalmente, prima o poi, quelli che io definisco 'momenti un po' infelici' capitano.
Quei momenti in cui ti viene chiesto di te, di cosa fai nella vita e, dulcis in fundo, se sei
fidanzato.
Ora, non so voi, ma io all'ultima domanda rispondo sempre come se mi stessero per offrire
una ceretta all'inguine con annesso bagno in una piscina ricolma di alcool!
"No, non sono fidanzato e non ho la minima intenzione di ricorrere a questa eutanasia alla libertà!".
Ok, magari non uso questi termini... ma diciamo che il significato intrinseco è quello!
Il solo pensiero di dover dare conto a qualcuno, mi fa accapponare la pelle.
La cosa che più mi fa sorridere/incazzare però, sono le persone convinte che 'quando troverò l'amore della mia vita capitolerò' diventando come uno quei ragazzi-ameba che, proprio volta scorsa mi è capitato di vedere.
No raga', ma seriamente... non scherziamo!
Se c'è un piccolo, piccolissimo lato positivo in me, è la coerenza.
Se dico di no, è no... e così sarà!
Tipo, domenica scorsa sono andato in un centro commerciale poco lontano da casa mia.
Io adoro i centri commerciali.
C'è sempre qualche cazzata da vedere e poi, in estate so' freschi ed in inverno caldi, insomma... sono la perfetta alternativa allo stare a casa! :D
Girando il centro dove a causa della mia amica il mio lato femminile è stato ampiamente ripagato (abolite Yamamay, Golden Point e compagnia bella!), mi è capitato di vedere questi poveri maschi castrati, costretti a scegliere tra un costume ultra-slim o l'ultimo ritrovato in fatto di tanga.
Una scena di una tristezza assurda!
Li guardavo come se fossi allo zoo... rabbrividendo.
No, io non potrei mai arrendermi ad ore di shopping intensivo forzato (e dire che
amo lo shopping, quando comprende elettronica e roba 'maschia', of course!) seguendo come un fedele boy-toy la tizia di turno!
Le senti squittire un "Amore, che dici, il rosa shocking m'ingrassa?" coi ragazzi che sì trattengono dall'urlare "No tesoro, non è che t'ingrassa... ma posso assicurarti che così vestita, il Circo Orfei m'accuserebbe d'aver rapito uno dei suoi acrobati!" e dover rispondere con un laconico (ed, eufemisticamente parlando, falso) commento come "Certo cucciola. Tutto quello che indossi ti sta bene. Hai il corpo di una Dea".
Ma 'sti cazzi, amico Fritz!
La tua ragazza non ha il corpo di una Dea.
A limite, e dico a limite, c'avrà il fisico di Bacco dopo un mese di bagordi!
E annamo!
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martedì 12 luglio 2011
Il Mio TeSSSoooro!
Tutti hanno qualche passione.
C'è chi suona, chi dipinge, chi fa sport, chi cucina.
Ma non tutti sono dotati di "doti particolari" così, per distinguersi da questa giungla di stereotipi, sì trovano metodi alternativi per 'emergere'.
E ci sì da alle collezioni.
Sì, le collezioni! Croce e delizia di quelli che le fanno e di quelli che stanno loro attorno!
Ammettiamolo tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti in questa nefasta usanza.
Io, che colleziono praticamente anche le briciole dei panini mangiati qua e là (no, non lo faccio davvero, eh! Era per enfatizzare... ) sono un testimone di come questa 'mania' possa portare a danni irreversibili.
Dovete sapere, voi profani, che la mente del collezionista funziona diversamente da quella di un qualsiasi essere umano.
Se nella vita di tutti i giorni possiamo sembrare persone normali, alla vista di oggetti che bramiamo, parte la "Collector's View".Avete presente la vista di Robocop, tipo questa?! Bene, a noi parte uguale!
Iniziamo ad analizzare l'oggetto, squadrandolo nel più piccolo dei suoi dettagli, immaginandolo già esposto su qualsivoglia mensola, a prendere polvere (essì! Perché il vero collezionista NON USA gli oggetti... giammai! Metti che sì rompono?!) coi loro incarti originali, nella stessa posizione vita natural durante (salvo incursioni di madri/fidanzate/domestiche che osano profanare il Sacro Ordine delle Cose)!
E siamo felici così.
Ci circondiamo di cose che, probabilmente, non serviranno mai, nemmeno in caso di una guerra fredda-nucleare-aliena... ma a noi non importa.
Vuoi mettere la gioia di ammirare i tuoi tesorini, facendo quello sguardo con la bava alla bocca, tipo Gollum che brama l'Anello?!
Però (c'è sempre un 'però...) i collezionisti non sono tutti uguali.
Solitamente, è possibile suddividerli in 2 grandi gruppi:
C'è chi suona, chi dipinge, chi fa sport, chi cucina.
Ma non tutti sono dotati di "doti particolari" così, per distinguersi da questa giungla di stereotipi, sì trovano metodi alternativi per 'emergere'.
E ci sì da alle collezioni.
Sì, le collezioni! Croce e delizia di quelli che le fanno e di quelli che stanno loro attorno!
Ammettiamolo tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti in questa nefasta usanza.
Io, che colleziono praticamente anche le briciole dei panini mangiati qua e là (no, non lo faccio davvero, eh! Era per enfatizzare... ) sono un testimone di come questa 'mania' possa portare a danni irreversibili.
Dovete sapere, voi profani, che la mente del collezionista funziona diversamente da quella di un qualsiasi essere umano.
Se nella vita di tutti i giorni possiamo sembrare persone normali, alla vista di oggetti che bramiamo, parte la "Collector's View".Avete presente la vista di Robocop, tipo questa?! Bene, a noi parte uguale!
Iniziamo ad analizzare l'oggetto, squadrandolo nel più piccolo dei suoi dettagli, immaginandolo già esposto su qualsivoglia mensola, a prendere polvere (essì! Perché il vero collezionista NON USA gli oggetti... giammai! Metti che sì rompono?!) coi loro incarti originali, nella stessa posizione vita natural durante (salvo incursioni di madri/fidanzate/domestiche che osano profanare il Sacro Ordine delle Cose)!
E siamo felici così.
Ci circondiamo di cose che, probabilmente, non serviranno mai, nemmeno in caso di una guerra fredda-nucleare-aliena... ma a noi non importa.
Vuoi mettere la gioia di ammirare i tuoi tesorini, facendo quello sguardo con la bava alla bocca, tipo Gollum che brama l'Anello?!
Però (c'è sempre un 'però...) i collezionisti non sono tutti uguali.
Solitamente, è possibile suddividerli in 2 grandi gruppi:
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steven spielberg
venerdì 10 giugno 2011
Se esiste, va usato...
Vi siete mai sentiti dire che serbare rancore, provare dell'odio verso Tizio o Caio è "peccato"?!
Beh, io sì. Ed ho anche perso il conto delle volte che mi è stato detto.
E mi chiedevo perché. Perché non posso usare un qualcosa che fa parte di noi, che fa parte di quella meraviglia umana chiamata 'Ventaglio Emozionale'?!
Riflettendoci, sono arrivato alla conclusione che è una gran cazzata!
L'odio è un sentimento... ed in quanto tale, va provato!!
Mi sono sentito dire che "è peccato, perché Dio non vuole".
Davvero!? Bene, se questo Dio non avesse voluto... comunicategli che è un grandissimo incoerente!
Sì dice che il suo più grande dono per noi sia stato il libero arbitrio, giusto?!
Bene, allora non ci sono scuse che tengano.
Se mi dai un panino quando ho fame, lo mangio. Se mi dai dell'acqua quando sono assetato, la bevo fino all'ultima goccia. Se mi dai un'occasione per amare, amo. Se mi dai un'occasione per provare del bruciante odio... beh, lo provo!
Funziona così... tutto è a disposizione di tutti. È lì, esposto su quel banco che è la vita.
Naturalmente, ognuno fa scelte diverse.
Chi reprime, chi scalcia, chi finge indifferenza ma marcisce dentro, chi realmente non se ne frega... ma tutti, e dico tutti, sì servono da quel banco.
Non c'è da vergognarsi, non c'è da sentirsi in colpa, non c'è motivo di amare tutti, indistintamente!
In fondo, facendo due calcoli, anche un cieco riuscirebbe a vedere che sono più le persone che odiamo che quelle che amiamo.
Ed è così perché odiare è più facile.
L'amore ha troppe sfumature, troppe complicazioni e poi... coinvolge il cuore.
L'odio no. L'odio è semplice. L'odio non tocca il cuore... tocca la mente. La parte razionale. Proprio quella che ti fa vedere chiaramente le cose, senza indossare inutili 'occhiali rosa'.
Certo, forse posso convenire col fatto che 'troppo facile = non sempre positivo', ma non è detto.
In tutto e a tutto c'è un'eccezione.
Io non odio chi ha una bella macchina, chi è più bello di me, chi è migliore di me in qualsivoglia cosa. No. L'invidia non va confusa con l'odio.
Io odio le persone che mi fanno REALMENTE del male.
Quel male che non sì limita ad una volta sola, ma che sì protrae all'infinito, aggiungendo tessere nuove ogni volta che se ne ha la possibilità.
Ma, sopratutto, non odio immotivatamente.
L'odio immotivato non va bene, semplicemente perché ti svuota dentro, e non porta da nessuna parte.
No, non è che l'odio 'sensato' conduca da qualche parte, eh!
Però, a volte, funge da balsamo.
Del "sano odio" ti porta a vedere le cose con una lucidità che pochi possono vantarsi di avere.
Insomma... se sentite il bisogno di odiare, odiate!
Fatelo con tutta la forza che avete!
Solo una cosa: non rendetelo il centro del vostro mondo.
Odiate quando va fatto e non 24/7. È inutile.
Il resto del tempo, trascorretelo attingendo ad altre emozioni.
Tanto, dopo un certo periodo l'odio sì trasformerà in indifferenza.
E sarà proprio allora che avremo vinto.
Perché saremo passati oltre, ma con una consapevolezza in più.
Se non avessimo odiato... non avremmo imparato.
Ed una volta che la lezione è stata imparata, non la dimenticheremo mai più.
Beh, io sì. Ed ho anche perso il conto delle volte che mi è stato detto.
E mi chiedevo perché. Perché non posso usare un qualcosa che fa parte di noi, che fa parte di quella meraviglia umana chiamata 'Ventaglio Emozionale'?!
Riflettendoci, sono arrivato alla conclusione che è una gran cazzata!
L'odio è un sentimento... ed in quanto tale, va provato!!
Mi sono sentito dire che "è peccato, perché Dio non vuole".
Davvero!? Bene, se questo Dio non avesse voluto... comunicategli che è un grandissimo incoerente!
Sì dice che il suo più grande dono per noi sia stato il libero arbitrio, giusto?!
Bene, allora non ci sono scuse che tengano.
Se mi dai un panino quando ho fame, lo mangio. Se mi dai dell'acqua quando sono assetato, la bevo fino all'ultima goccia. Se mi dai un'occasione per amare, amo. Se mi dai un'occasione per provare del bruciante odio... beh, lo provo!
Funziona così... tutto è a disposizione di tutti. È lì, esposto su quel banco che è la vita.
Naturalmente, ognuno fa scelte diverse.
Chi reprime, chi scalcia, chi finge indifferenza ma marcisce dentro, chi realmente non se ne frega... ma tutti, e dico tutti, sì servono da quel banco.
Non c'è da vergognarsi, non c'è da sentirsi in colpa, non c'è motivo di amare tutti, indistintamente!
In fondo, facendo due calcoli, anche un cieco riuscirebbe a vedere che sono più le persone che odiamo che quelle che amiamo.
Ed è così perché odiare è più facile.
L'amore ha troppe sfumature, troppe complicazioni e poi... coinvolge il cuore.
L'odio no. L'odio è semplice. L'odio non tocca il cuore... tocca la mente. La parte razionale. Proprio quella che ti fa vedere chiaramente le cose, senza indossare inutili 'occhiali rosa'.
Certo, forse posso convenire col fatto che 'troppo facile = non sempre positivo', ma non è detto.
In tutto e a tutto c'è un'eccezione.
Io non odio chi ha una bella macchina, chi è più bello di me, chi è migliore di me in qualsivoglia cosa. No. L'invidia non va confusa con l'odio.
Io odio le persone che mi fanno REALMENTE del male.
Quel male che non sì limita ad una volta sola, ma che sì protrae all'infinito, aggiungendo tessere nuove ogni volta che se ne ha la possibilità.
Ma, sopratutto, non odio immotivatamente.
L'odio immotivato non va bene, semplicemente perché ti svuota dentro, e non porta da nessuna parte.
No, non è che l'odio 'sensato' conduca da qualche parte, eh!
Però, a volte, funge da balsamo.
Del "sano odio" ti porta a vedere le cose con una lucidità che pochi possono vantarsi di avere.
Insomma... se sentite il bisogno di odiare, odiate!
Fatelo con tutta la forza che avete!
Solo una cosa: non rendetelo il centro del vostro mondo.
Odiate quando va fatto e non 24/7. È inutile.
Il resto del tempo, trascorretelo attingendo ad altre emozioni.
Tanto, dopo un certo periodo l'odio sì trasformerà in indifferenza.
E sarà proprio allora che avremo vinto.
Perché saremo passati oltre, ma con una consapevolezza in più.
Se non avessimo odiato... non avremmo imparato.
Ed una volta che la lezione è stata imparata, non la dimenticheremo mai più.
(A perorare la causa "pro-odio" c'è anche Morgan coi suoi Bluvertigo. Vi consiglio di ascoltare questo brano, parola per parola. Ha reso il mio kilometrico discorso in appena 3.45 min. Dategli un'occhiata dopo il salto... :) )
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