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lunedì 31 ottobre 2011

E il Minollo?

I miei, in queste settimane, sì sono dati ad un'impresa ardua: ripulire il nostro garage!
Dopo aver faticato come dei muli, ora sono fieri di avere un garage addirittura vivibile... e con la scongiurata paura di trovare un cadavere in qualsivoglia posto!
(Sì vociferava che gli UFO abbiano fatto la prima apparizione proprio qui, ma sì sono persi nel caos).
In ogni caso, oltre ad esserci liberati di tanta robaccia che solo la metà bastava, sono riemersi anche oggetti, foto e ricordi che erano seppelliti da chissà quanto.
Così, facendo una sporadica apparizione (sì, lo ammetto, io la pulizia l'ho totalmente evitata) ho ritrovato parecchie cose che non ricordavo nemmeno più di avere.
Tra queste, un vecchio SottoBanco (che non è più in produzione. E ancora mi chiedo il perché...) che ero solito portare a scuola.
Il diario, almeno per la mia generazione, era quanto di più simile ad un blog.
Ci sì scriveva l'impossibile, ci sì appiccicava di tutto, ogni singola pagina era zeppa di frasi, disegni, commenti propri o di qualche amico.
Ed era magnifico!
Li conservo ancora tutti, ed è sempre un'emozione rileggerli.
Btw, ritornando al post, sfogliavo questo scarno SottoBanco (qualche anno fa, inspiegabilmente, mi venne la fregola di buttar via le pagine inutilizzate, conservando solo quelle significative...) ho trovato delle pagine che non ricordavo minimamente!
Un pezzo de "La Fattoria degli Animali" di  George Orwell, storie scritte da precedenti SottoBanchisti, fumetti, ecc.
Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la trascrizione di un geniale video di Massimo Troisi tratto da un'esibizione de "La Smorfia".
Il video in questione è quello su "La Fine del Mondo".
Ecco, ho deciso di postare le due pagine qui e di allegarvi anche il video così, rendo st'inizio settimana un po' meno piatto.
D'altronde Troisi è una garanzia... non resterete di certo delusi.
BuoneRisate... :)

martedì 4 ottobre 2011

RIP, Steve... 

Non scrivo da mesi su questo blog.
Non che possa definirlo un "blocco dello scrittore", diciamo che il mio Twitter sta assorbendo tutti quei tarli che mi passano per la mente, dandomi la possibilità di esternarli.
Btw, fatta la premessa, voglio solo esprimere il mio immenso dispiacere per la morte di un uomo che ha rivoluzionato la nostra vita informatica, facendo partire anche un'azienda, la Pixar, che insieme al suo brand Apple ci ha sempre e da sempre emozionato e affascinato.
Voglio salutarlo col discorso che tenne nel 2005 all'Università di Stanford.
Un discorso senza retorica e falsi buonismi, carico dell'Amore e della forza di un uomo per i suoi sogni, gli stessi sogni per cui lui ha sempre combattuto, senza mollare.
Mai.
RIP, Steve.Thank you. 


Stay hungry. Stay Foolish.

martedì 7 giugno 2011

Consigli per gli Ascolti (Special Ed.)

Ok, lei NON ha bisogno di presentazioni.
Non è una novità che io l'adori, per la sua ecletticità in ogni ambito, sia in quello musicale che in quello modaiolo.
Il 23 maggio ha rilasciato "Born This Way".
Come prospettato, boom di vendite (2 milioni di copie worldwide), nonostante l'album fosse stato completamente leakkato qualche giorno prima del rilascio ufficiale.
Naturalmente, non sono stato deluso dall'album: anche se TOTALMENTE differente da "The Fame" e "The Fame Monster", è riuscita a fondere stili musicali diversi in canzoni che ti restano già dal primo ascolto, il tutto mixato con la sua voce che, avendo ascoltato LIVE a Milano, posso affermare con certezza essere splendida!

Btw, il consiglio di stase è la meravigliosa (almeno a mio parere...) 'Bloody Mary'.
Lei stessa la descrive così:
"BLOODY MARY is about living halfway between reality and fantasy".
Che, per i non poliglotti, sarebbe:
"Bloody Mary parla del vivere a metà strada tra la realtà e la fantasia".
Vi ho dato l'incipit, ora non vi resta che ascoltarla e dirmi cosa ne pensate.
Enjoy it... ;)

ps: vi allego anche il testo.
Proprio... dopo il salto!






giovedì 2 giugno 2011

Dove voglio "Essere"

Ah già... io ho un blog! :D
L'avevo premesso in quasi tutti i post, sono estremamente discontinuo.
L'unico lato positivo è che, essendo questo una sorta di Pensatoio e non avendo praticamente nessun lettore, né fisso né sporadico... posso permettermelo!
Btw, 'ciancio alle bande'! :D
Stase ho aperto il blog così, per mera curiosità (leggasi: 'leggero senso di colpa') visto che mi sono accorto che è quasi un mese che non scrivo una riga.
Cazzarola... un mese!
Il tempo oramai fugge via veloce, come se la clessidra di Crono sì fosse rotta, lasciando cadere più granelli del dovuto.
Ed è sconcertante notare che il tempo è fine solo a se stesso, che può mutare senza se e senza ma, non dovendo chiedere il permesso a nessuno.
A volte sembra sadico, scorrendo lentamente quando vorremmo accelerarlo e viceversa, ma in fondo è solo una nostra percezione. Perché lui sta sempre lì e non ha alcun interesse nel modificarsi per qualcuno. Obbedisce solo alle sue regole, sempre e comunque.
In ogni caso... lasciamo stare!
Questo inizio simil-pseudo-filosofico a quello che è il 'tema' del post, risulta pesante.
Meglio passare ad altro.
Nel mio, oramai, solito errare in quel di Internet, mi capita sempre di trovare qualcosa che mi affascini, che mi rapisca a tal punto da volerlo condividere.
Il soggetto di stanotte, ça va sans dire, è un video.
Ma non un semplice video.
Sì, è girato magistralmente, le riprese in HD sono magnifiche, le luci, i colori e le atmosfere sono più che coinvolgenti.
Ma ciò che rende tutto questo magnifico è la location: New York.
Ebbene sì.
Chi mi conosce, anche solo un minimo, sa del mio amore viscerale e profondo per New York. È stato così da sempre.
Beh, questo video mostra un suo borough, sicuramente quello più fashionista ed 'in' che sì conosca: Manhattan!
Sì possono ammirare scorci mozzafiato... che mi danno ogni volta un tuffo al cuore.
E c'è un perché.
Perché è lì che voglio 'Essere'. No, non necessariamente a Manhattan, ma a New York.
E voglio 'Essere' lì non solo fisicamente, ma voglio essere ME in quella che sento la MIA città.
Sì, lo so, probabilmente leggendo queste ultime 2 righe avrete una faccia tipo... così!
Forse sono solo quello che uno psichiatra considererebbe "caso clinico", ma è così.
Non so se è mai accaduto anche a voi di ritrovarvi affini a qualcosa che è lontano anni luce da tutta la vostra vita.
Magari in una vita passata ero un newyorchese innamorato pazzo della sua città... non lo so!
Fatto sta è che desidero vivere lì.
Attenzione!
So più che bene che l'American Dream è tutt'altro che rose e fiori.
Sono pienamente consapevole che, al di là delle idilliache immagini che sì mostrano in tv e sui giornali, New York ha anche un lato (molto) oscuro.
Ma penso che, alla fin fine, tutto faccia parte del gioco.
Io la vedo come una sorta di 'rapporto d'amore'.
Quando sì conosce la/il partner quello che ci salta prima agli occhi, sono i pregi.
Il sorriso, lo sguardo profondo, l'ironia, il sedere ;) ... insomma, tutti siamo come dei fiori alle prime volte.
Diamo il meglio di noi, ci travestiamo con colori e fantasie brillanti solo per attirare la migliore ape, per farle credere di gustare il meglio.
Ma il 'bello' viene dopo.
Quando il rapporto diventa profondo, quando vengono fuori i nostri lati peggiori.
Ed è lì che sì scopre il tutto.
Perché se la/il partner, conosciuti anche i peggiori lati, continua ad amarci, beh... bingo!
Abbiamo trovato quella/o con cui, probabilmente, passeremo la vita assieme. O almeno una buona parte.
In caso contrario... nisba! È stato bello finché è durato. Ciao. Addio.
Bene, per me è così con New York.
AMO tutto ciò che di bello ha da offrire e sono pronto ad accettare anche il brutto che s'insinua ad ogni angolo.
So bene che i primi tempi sarebbe difficilissimo.
In fondo, i newyorchesi sono totalmente diversi da noi... anzi, forse da qualsiasi tipico cittadino del mondo!
Ma andrebbe bene così.
La sensazione di trovarsi "nel posto giusto" farebbe collimare a perfezione tutti i tasselli, magari aiutandomi a trovare quello che in questi 24 anni di vita non ho mai trovato: me stesso.
D'altronde, stiamo parlando di una "concrete jungle where dreams are made of, there's nothing you can't do"... quindi, come direbbe Clooney: what else?
Insomma, un giorno spero di potermi affacciare su quel mare di cemento e poter esclamare "Sono a casa".
Vabbè, vi ho ammorbato più che abbastanza, quindi... vi lascio al video.
Spero vi piaccia e che vi trasmetta anche solo la metà delle emozioni che ha suscitato in me.
Direi che potrebbero bastare... per qualche mese.
BuonaVisione... :)

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