In questi giorni, sono finalmente riuscito ad avere un po' di vita sociale.
In giro coi miei a fare quello che mi riesce meglio, ovvero il carrello portatutto, e poi un giro
dalle zie.
Mi fa piacere andarci perchè non ci sì vede spesso e quindi, quando capita, c'è sempre
tanto da dire e tanto da ridere.
Naturalmente, prima o poi, quelli che io definisco 'momenti un po' infelici' capitano.
Quei momenti in cui ti viene chiesto di te, di cosa fai nella vita e, dulcis in fundo, se sei
fidanzato.
Ora, non so voi, ma io all'ultima domanda rispondo sempre come se mi stessero per offrire
una ceretta all'inguine con annesso bagno in una piscina ricolma di alcool!
"No, non sono fidanzato e non ho la minima intenzione di ricorrere a questa eutanasia alla libertà!".
Ok, magari non uso questi termini... ma diciamo che il significato intrinseco è quello!
Il solo pensiero di dover dare conto a qualcuno, mi fa accapponare la pelle.
La cosa che più mi fa sorridere/incazzare però, sono le persone convinte che 'quando troverò l'amore della mia vita capitolerò' diventando come uno quei ragazzi-ameba che, proprio volta scorsa mi è capitato di vedere.
No raga', ma seriamente... non scherziamo!
Se c'è un piccolo, piccolissimo lato positivo in me, è la coerenza.
Se dico di no, è no... e così sarà!
Tipo, domenica scorsa sono andato in un centro commerciale poco lontano da casa mia.
Io adoro i centri commerciali.
C'è sempre qualche cazzata da vedere e poi, in estate so' freschi ed in inverno caldi, insomma... sono la perfetta alternativa allo stare a casa! :D
Girando il centro dove a causa della mia amica il mio lato femminile è stato ampiamente ripagato (abolite Yamamay, Golden Point e compagnia bella!), mi è capitato di vedere questi poveri maschi castrati, costretti a scegliere tra un costume ultra-slim o l'ultimo ritrovato in fatto di tanga.
Una scena di una tristezza assurda!
Li guardavo come se fossi allo zoo... rabbrividendo.
No, io non potrei mai arrendermi ad ore di shopping intensivo forzato (e dire che
amo lo shopping, quando comprende elettronica e roba 'maschia', of course!) seguendo come un fedele boy-toy la tizia di turno!
Le senti squittire un "Amore, che dici, il rosa shocking m'ingrassa?" coi ragazzi che sì trattengono dall'urlare "No tesoro, non è che t'ingrassa... ma posso assicurarti che così vestita, il Circo Orfei m'accuserebbe d'aver rapito uno dei suoi acrobati!" e dover rispondere con un laconico (ed, eufemisticamente parlando, falso) commento come "Certo cucciola. Tutto quello che indossi ti sta bene. Hai il corpo di una Dea".
Ma 'sti cazzi, amico Fritz!
La tua ragazza non ha il corpo di una Dea.
A limite, e dico a limite, c'avrà il fisico di Bacco dopo un mese di bagordi!
E annamo!
mercoledì 20 luglio 2011
Matrimonio? No, grazie!
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martedì 12 luglio 2011
Il Mio TeSSSoooro!
Tutti hanno qualche passione.
C'è chi suona, chi dipinge, chi fa sport, chi cucina.
Ma non tutti sono dotati di "doti particolari" così, per distinguersi da questa giungla di stereotipi, sì trovano metodi alternativi per 'emergere'.
E ci sì da alle collezioni.
Sì, le collezioni! Croce e delizia di quelli che le fanno e di quelli che stanno loro attorno!
Ammettiamolo tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti in questa nefasta usanza.
Io, che colleziono praticamente anche le briciole dei panini mangiati qua e là (no, non lo faccio davvero, eh! Era per enfatizzare... ) sono un testimone di come questa 'mania' possa portare a danni irreversibili.
Dovete sapere, voi profani, che la mente del collezionista funziona diversamente da quella di un qualsiasi essere umano.
Se nella vita di tutti i giorni possiamo sembrare persone normali, alla vista di oggetti che bramiamo, parte la "Collector's View".Avete presente la vista di Robocop, tipo questa?! Bene, a noi parte uguale!
Iniziamo ad analizzare l'oggetto, squadrandolo nel più piccolo dei suoi dettagli, immaginandolo già esposto su qualsivoglia mensola, a prendere polvere (essì! Perché il vero collezionista NON USA gli oggetti... giammai! Metti che sì rompono?!) coi loro incarti originali, nella stessa posizione vita natural durante (salvo incursioni di madri/fidanzate/domestiche che osano profanare il Sacro Ordine delle Cose)!
E siamo felici così.
Ci circondiamo di cose che, probabilmente, non serviranno mai, nemmeno in caso di una guerra fredda-nucleare-aliena... ma a noi non importa.
Vuoi mettere la gioia di ammirare i tuoi tesorini, facendo quello sguardo con la bava alla bocca, tipo Gollum che brama l'Anello?!
Però (c'è sempre un 'però...) i collezionisti non sono tutti uguali.
Solitamente, è possibile suddividerli in 2 grandi gruppi:
C'è chi suona, chi dipinge, chi fa sport, chi cucina.
Ma non tutti sono dotati di "doti particolari" così, per distinguersi da questa giungla di stereotipi, sì trovano metodi alternativi per 'emergere'.
E ci sì da alle collezioni.
Sì, le collezioni! Croce e delizia di quelli che le fanno e di quelli che stanno loro attorno!
Ammettiamolo tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti in questa nefasta usanza.
Io, che colleziono praticamente anche le briciole dei panini mangiati qua e là (no, non lo faccio davvero, eh! Era per enfatizzare... ) sono un testimone di come questa 'mania' possa portare a danni irreversibili.
Dovete sapere, voi profani, che la mente del collezionista funziona diversamente da quella di un qualsiasi essere umano.
Se nella vita di tutti i giorni possiamo sembrare persone normali, alla vista di oggetti che bramiamo, parte la "Collector's View".Avete presente la vista di Robocop, tipo questa?! Bene, a noi parte uguale!
Iniziamo ad analizzare l'oggetto, squadrandolo nel più piccolo dei suoi dettagli, immaginandolo già esposto su qualsivoglia mensola, a prendere polvere (essì! Perché il vero collezionista NON USA gli oggetti... giammai! Metti che sì rompono?!) coi loro incarti originali, nella stessa posizione vita natural durante (salvo incursioni di madri/fidanzate/domestiche che osano profanare il Sacro Ordine delle Cose)!
E siamo felici così.
Ci circondiamo di cose che, probabilmente, non serviranno mai, nemmeno in caso di una guerra fredda-nucleare-aliena... ma a noi non importa.
Vuoi mettere la gioia di ammirare i tuoi tesorini, facendo quello sguardo con la bava alla bocca, tipo Gollum che brama l'Anello?!
Però (c'è sempre un 'però...) i collezionisti non sono tutti uguali.
Solitamente, è possibile suddividerli in 2 grandi gruppi:
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venerdì 10 giugno 2011
Se esiste, va usato...
Vi siete mai sentiti dire che serbare rancore, provare dell'odio verso Tizio o Caio è "peccato"?!
Beh, io sì. Ed ho anche perso il conto delle volte che mi è stato detto.
E mi chiedevo perché. Perché non posso usare un qualcosa che fa parte di noi, che fa parte di quella meraviglia umana chiamata 'Ventaglio Emozionale'?!
Riflettendoci, sono arrivato alla conclusione che è una gran cazzata!
L'odio è un sentimento... ed in quanto tale, va provato!!
Mi sono sentito dire che "è peccato, perché Dio non vuole".
Davvero!? Bene, se questo Dio non avesse voluto... comunicategli che è un grandissimo incoerente!
Sì dice che il suo più grande dono per noi sia stato il libero arbitrio, giusto?!
Bene, allora non ci sono scuse che tengano.
Se mi dai un panino quando ho fame, lo mangio. Se mi dai dell'acqua quando sono assetato, la bevo fino all'ultima goccia. Se mi dai un'occasione per amare, amo. Se mi dai un'occasione per provare del bruciante odio... beh, lo provo!
Funziona così... tutto è a disposizione di tutti. È lì, esposto su quel banco che è la vita.
Naturalmente, ognuno fa scelte diverse.
Chi reprime, chi scalcia, chi finge indifferenza ma marcisce dentro, chi realmente non se ne frega... ma tutti, e dico tutti, sì servono da quel banco.
Non c'è da vergognarsi, non c'è da sentirsi in colpa, non c'è motivo di amare tutti, indistintamente!
In fondo, facendo due calcoli, anche un cieco riuscirebbe a vedere che sono più le persone che odiamo che quelle che amiamo.
Ed è così perché odiare è più facile.
L'amore ha troppe sfumature, troppe complicazioni e poi... coinvolge il cuore.
L'odio no. L'odio è semplice. L'odio non tocca il cuore... tocca la mente. La parte razionale. Proprio quella che ti fa vedere chiaramente le cose, senza indossare inutili 'occhiali rosa'.
Certo, forse posso convenire col fatto che 'troppo facile = non sempre positivo', ma non è detto.
In tutto e a tutto c'è un'eccezione.
Io non odio chi ha una bella macchina, chi è più bello di me, chi è migliore di me in qualsivoglia cosa. No. L'invidia non va confusa con l'odio.
Io odio le persone che mi fanno REALMENTE del male.
Quel male che non sì limita ad una volta sola, ma che sì protrae all'infinito, aggiungendo tessere nuove ogni volta che se ne ha la possibilità.
Ma, sopratutto, non odio immotivatamente.
L'odio immotivato non va bene, semplicemente perché ti svuota dentro, e non porta da nessuna parte.
No, non è che l'odio 'sensato' conduca da qualche parte, eh!
Però, a volte, funge da balsamo.
Del "sano odio" ti porta a vedere le cose con una lucidità che pochi possono vantarsi di avere.
Insomma... se sentite il bisogno di odiare, odiate!
Fatelo con tutta la forza che avete!
Solo una cosa: non rendetelo il centro del vostro mondo.
Odiate quando va fatto e non 24/7. È inutile.
Il resto del tempo, trascorretelo attingendo ad altre emozioni.
Tanto, dopo un certo periodo l'odio sì trasformerà in indifferenza.
E sarà proprio allora che avremo vinto.
Perché saremo passati oltre, ma con una consapevolezza in più.
Se non avessimo odiato... non avremmo imparato.
Ed una volta che la lezione è stata imparata, non la dimenticheremo mai più.
Beh, io sì. Ed ho anche perso il conto delle volte che mi è stato detto.
E mi chiedevo perché. Perché non posso usare un qualcosa che fa parte di noi, che fa parte di quella meraviglia umana chiamata 'Ventaglio Emozionale'?!
Riflettendoci, sono arrivato alla conclusione che è una gran cazzata!
L'odio è un sentimento... ed in quanto tale, va provato!!
Mi sono sentito dire che "è peccato, perché Dio non vuole".
Davvero!? Bene, se questo Dio non avesse voluto... comunicategli che è un grandissimo incoerente!
Sì dice che il suo più grande dono per noi sia stato il libero arbitrio, giusto?!
Bene, allora non ci sono scuse che tengano.
Se mi dai un panino quando ho fame, lo mangio. Se mi dai dell'acqua quando sono assetato, la bevo fino all'ultima goccia. Se mi dai un'occasione per amare, amo. Se mi dai un'occasione per provare del bruciante odio... beh, lo provo!
Funziona così... tutto è a disposizione di tutti. È lì, esposto su quel banco che è la vita.
Naturalmente, ognuno fa scelte diverse.
Chi reprime, chi scalcia, chi finge indifferenza ma marcisce dentro, chi realmente non se ne frega... ma tutti, e dico tutti, sì servono da quel banco.
Non c'è da vergognarsi, non c'è da sentirsi in colpa, non c'è motivo di amare tutti, indistintamente!
In fondo, facendo due calcoli, anche un cieco riuscirebbe a vedere che sono più le persone che odiamo che quelle che amiamo.
Ed è così perché odiare è più facile.
L'amore ha troppe sfumature, troppe complicazioni e poi... coinvolge il cuore.
L'odio no. L'odio è semplice. L'odio non tocca il cuore... tocca la mente. La parte razionale. Proprio quella che ti fa vedere chiaramente le cose, senza indossare inutili 'occhiali rosa'.
Certo, forse posso convenire col fatto che 'troppo facile = non sempre positivo', ma non è detto.
In tutto e a tutto c'è un'eccezione.
Io non odio chi ha una bella macchina, chi è più bello di me, chi è migliore di me in qualsivoglia cosa. No. L'invidia non va confusa con l'odio.
Io odio le persone che mi fanno REALMENTE del male.
Quel male che non sì limita ad una volta sola, ma che sì protrae all'infinito, aggiungendo tessere nuove ogni volta che se ne ha la possibilità.
Ma, sopratutto, non odio immotivatamente.
L'odio immotivato non va bene, semplicemente perché ti svuota dentro, e non porta da nessuna parte.
No, non è che l'odio 'sensato' conduca da qualche parte, eh!
Però, a volte, funge da balsamo.
Del "sano odio" ti porta a vedere le cose con una lucidità che pochi possono vantarsi di avere.
Insomma... se sentite il bisogno di odiare, odiate!
Fatelo con tutta la forza che avete!
Solo una cosa: non rendetelo il centro del vostro mondo.
Odiate quando va fatto e non 24/7. È inutile.
Il resto del tempo, trascorretelo attingendo ad altre emozioni.
Tanto, dopo un certo periodo l'odio sì trasformerà in indifferenza.
E sarà proprio allora che avremo vinto.
Perché saremo passati oltre, ma con una consapevolezza in più.
Se non avessimo odiato... non avremmo imparato.
Ed una volta che la lezione è stata imparata, non la dimenticheremo mai più.
(A perorare la causa "pro-odio" c'è anche Morgan coi suoi Bluvertigo. Vi consiglio di ascoltare questo brano, parola per parola. Ha reso il mio kilometrico discorso in appena 3.45 min. Dategli un'occhiata dopo il salto... :) )
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martedì 7 giugno 2011
Consigli per gli Ascolti (Special Ed.)
Ok, lei NON ha bisogno di presentazioni.
Non è una novità che io l'adori, per la sua ecletticità in ogni ambito, sia in quello musicale che in quello modaiolo.
Il 23 maggio ha rilasciato "Born This Way".
Come prospettato, boom di vendite (2 milioni di copie worldwide), nonostante l'album fosse stato completamente leakkato qualche giorno prima del rilascio ufficiale.
Naturalmente, non sono stato deluso dall'album: anche se TOTALMENTE differente da "The Fame" e "The Fame Monster", è riuscita a fondere stili musicali diversi in canzoni che ti restano già dal primo ascolto, il tutto mixato con la sua voce che, avendo ascoltato LIVE a Milano, posso affermare con certezza essere splendida!
Btw, il consiglio di stase è la meravigliosa (almeno a mio parere...) 'Bloody Mary'.
Lei stessa la descrive così:
"Bloody Mary parla del vivere a metà strada tra la realtà e la fantasia".
Vi ho dato l'incipit, ora non vi resta che ascoltarla e dirmi cosa ne pensate.
Enjoy it... ;)
ps: vi allego anche il testo.
Proprio... dopo il salto!
Non è una novità che io l'adori, per la sua ecletticità in ogni ambito, sia in quello musicale che in quello modaiolo.
Il 23 maggio ha rilasciato "Born This Way".
Come prospettato, boom di vendite (2 milioni di copie worldwide), nonostante l'album fosse stato completamente leakkato qualche giorno prima del rilascio ufficiale.
Naturalmente, non sono stato deluso dall'album: anche se TOTALMENTE differente da "The Fame" e "The Fame Monster", è riuscita a fondere stili musicali diversi in canzoni che ti restano già dal primo ascolto, il tutto mixato con la sua voce che, avendo ascoltato LIVE a Milano, posso affermare con certezza essere splendida!
Btw, il consiglio di stase è la meravigliosa (almeno a mio parere...) 'Bloody Mary'.
Lei stessa la descrive così:
Che, per i non poliglotti, sarebbe:"BLOODY MARY is about living halfway between reality and fantasy".
"Bloody Mary parla del vivere a metà strada tra la realtà e la fantasia".
Vi ho dato l'incipit, ora non vi resta che ascoltarla e dirmi cosa ne pensate.
Enjoy it... ;)
ps: vi allego anche il testo.
Proprio... dopo il salto!
giovedì 2 giugno 2011
Dove voglio "Essere"
Ah già... io ho un blog! :D
L'avevo premesso in quasi tutti i post, sono estremamente discontinuo.
L'unico lato positivo è che, essendo questo una sorta di Pensatoio e non avendo praticamente nessun lettore, né fisso né sporadico... posso permettermelo!
Btw, 'ciancio alle bande'! :D
Stase ho aperto il blog così, per mera curiosità (leggasi: 'leggero senso di colpa') visto che mi sono accorto che è quasi un mese che non scrivo una riga.
Cazzarola... un mese!
Il tempo oramai fugge via veloce, come se la clessidra di Crono sì fosse rotta, lasciando cadere più granelli del dovuto.
Ed è sconcertante notare che il tempo è fine solo a se stesso, che può mutare senza se e senza ma, non dovendo chiedere il permesso a nessuno.
A volte sembra sadico, scorrendo lentamente quando vorremmo accelerarlo e viceversa, ma in fondo è solo una nostra percezione. Perché lui sta sempre lì e non ha alcun interesse nel modificarsi per qualcuno. Obbedisce solo alle sue regole, sempre e comunque.
In ogni caso... lasciamo stare!
Questo inizio simil-pseudo-filosofico a quello che è il 'tema' del post, risulta pesante.
Meglio passare ad altro.
Nel mio, oramai, solito errare in quel di Internet, mi capita sempre di trovare qualcosa che mi affascini, che mi rapisca a tal punto da volerlo condividere.
Il soggetto di stanotte, ça va sans dire, è un video.
Ma non un semplice video.
Sì, è girato magistralmente, le riprese in HD sono magnifiche, le luci, i colori e le atmosfere sono più che coinvolgenti.
Ma ciò che rende tutto questo magnifico è la location: New York.
Ebbene sì.
Chi mi conosce, anche solo un minimo, sa del mio amore viscerale e profondo per New York. È stato così da sempre.
Beh, questo video mostra un suo borough, sicuramente quello più fashionista ed 'in' che sì conosca: Manhattan!
Sì possono ammirare scorci mozzafiato... che mi danno ogni volta un tuffo al cuore.
E c'è un perché.
Perché è lì che voglio 'Essere'. No, non necessariamente a Manhattan, ma a New York.
E voglio 'Essere' lì non solo fisicamente, ma voglio essere ME in quella che sento la MIA città.
Sì, lo so, probabilmente leggendo queste ultime 2 righe avrete una faccia tipo... così!
Forse sono solo quello che uno psichiatra considererebbe "caso clinico", ma è così.
Non so se è mai accaduto anche a voi di ritrovarvi affini a qualcosa che è lontano anni luce da tutta la vostra vita.
Magari in una vita passata ero un newyorchese innamorato pazzo della sua città... non lo so!
Fatto sta è che desidero vivere lì.
Attenzione!
So più che bene che l'American Dream è tutt'altro che rose e fiori.
Sono pienamente consapevole che, al di là delle idilliache immagini che sì mostrano in tv e sui giornali, New York ha anche un lato (molto) oscuro.
Ma penso che, alla fin fine, tutto faccia parte del gioco.
Io la vedo come una sorta di 'rapporto d'amore'.
Quando sì conosce la/il partner quello che ci salta prima agli occhi, sono i pregi.
Il sorriso, lo sguardo profondo, l'ironia, il sedere ;) ... insomma, tutti siamo come dei fiori alle prime volte.
Diamo il meglio di noi, ci travestiamo con colori e fantasie brillanti solo per attirare la migliore ape, per farle credere di gustare il meglio.
Ma il 'bello' viene dopo.
Quando il rapporto diventa profondo, quando vengono fuori i nostri lati peggiori.
Ed è lì che sì scopre il tutto.
Perché se la/il partner, conosciuti anche i peggiori lati, continua ad amarci, beh... bingo!
Abbiamo trovato quella/o con cui, probabilmente, passeremo la vita assieme. O almeno una buona parte.
In caso contrario... nisba! È stato bello finché è durato. Ciao. Addio.
Bene, per me è così con New York.
AMO tutto ciò che di bello ha da offrire e sono pronto ad accettare anche il brutto che s'insinua ad ogni angolo.
So bene che i primi tempi sarebbe difficilissimo.
In fondo, i newyorchesi sono totalmente diversi da noi... anzi, forse da qualsiasi tipico cittadino del mondo!
Ma andrebbe bene così.
La sensazione di trovarsi "nel posto giusto" farebbe collimare a perfezione tutti i tasselli, magari aiutandomi a trovare quello che in questi 24 anni di vita non ho mai trovato: me stesso.
D'altronde, stiamo parlando di una "concrete jungle where dreams are made of, there's nothing you can't do"... quindi, come direbbe Clooney: what else?
Insomma, un giorno spero di potermi affacciare su quel mare di cemento e poter esclamare "Sono a casa".
Vabbè, vi ho ammorbato più che abbastanza, quindi... vi lascio al video.
Spero vi piaccia e che vi trasmetta anche solo la metà delle emozioni che ha suscitato in me.
Direi che potrebbero bastare... per qualche mese.
BuonaVisione... :)
L'avevo premesso in quasi tutti i post, sono estremamente discontinuo.
L'unico lato positivo è che, essendo questo una sorta di Pensatoio e non avendo praticamente nessun lettore, né fisso né sporadico... posso permettermelo!
Btw, 'ciancio alle bande'! :D
Stase ho aperto il blog così, per mera curiosità (leggasi: 'leggero senso di colpa') visto che mi sono accorto che è quasi un mese che non scrivo una riga.
Cazzarola... un mese!
Il tempo oramai fugge via veloce, come se la clessidra di Crono sì fosse rotta, lasciando cadere più granelli del dovuto.
Ed è sconcertante notare che il tempo è fine solo a se stesso, che può mutare senza se e senza ma, non dovendo chiedere il permesso a nessuno.
A volte sembra sadico, scorrendo lentamente quando vorremmo accelerarlo e viceversa, ma in fondo è solo una nostra percezione. Perché lui sta sempre lì e non ha alcun interesse nel modificarsi per qualcuno. Obbedisce solo alle sue regole, sempre e comunque.
In ogni caso... lasciamo stare!
Questo inizio simil-pseudo-filosofico a quello che è il 'tema' del post, risulta pesante.
Meglio passare ad altro.
Nel mio, oramai, solito errare in quel di Internet, mi capita sempre di trovare qualcosa che mi affascini, che mi rapisca a tal punto da volerlo condividere.
Il soggetto di stanotte, ça va sans dire, è un video.
Ma non un semplice video.
Sì, è girato magistralmente, le riprese in HD sono magnifiche, le luci, i colori e le atmosfere sono più che coinvolgenti.
Ma ciò che rende tutto questo magnifico è la location: New York.
Ebbene sì.
Chi mi conosce, anche solo un minimo, sa del mio amore viscerale e profondo per New York. È stato così da sempre.
Beh, questo video mostra un suo borough, sicuramente quello più fashionista ed 'in' che sì conosca: Manhattan!
Sì possono ammirare scorci mozzafiato... che mi danno ogni volta un tuffo al cuore.
E c'è un perché.
Perché è lì che voglio 'Essere'. No, non necessariamente a Manhattan, ma a New York.
E voglio 'Essere' lì non solo fisicamente, ma voglio essere ME in quella che sento la MIA città.
Sì, lo so, probabilmente leggendo queste ultime 2 righe avrete una faccia tipo... così!
Forse sono solo quello che uno psichiatra considererebbe "caso clinico", ma è così.
Non so se è mai accaduto anche a voi di ritrovarvi affini a qualcosa che è lontano anni luce da tutta la vostra vita.
Magari in una vita passata ero un newyorchese innamorato pazzo della sua città... non lo so!
Fatto sta è che desidero vivere lì.
Attenzione!
So più che bene che l'American Dream è tutt'altro che rose e fiori.
Sono pienamente consapevole che, al di là delle idilliache immagini che sì mostrano in tv e sui giornali, New York ha anche un lato (molto) oscuro.
Ma penso che, alla fin fine, tutto faccia parte del gioco.
Io la vedo come una sorta di 'rapporto d'amore'.
Quando sì conosce la/il partner quello che ci salta prima agli occhi, sono i pregi.
Il sorriso, lo sguardo profondo, l'ironia, il sedere ;) ... insomma, tutti siamo come dei fiori alle prime volte.
Diamo il meglio di noi, ci travestiamo con colori e fantasie brillanti solo per attirare la migliore ape, per farle credere di gustare il meglio.
Ma il 'bello' viene dopo.
Quando il rapporto diventa profondo, quando vengono fuori i nostri lati peggiori.
Ed è lì che sì scopre il tutto.
Perché se la/il partner, conosciuti anche i peggiori lati, continua ad amarci, beh... bingo!
Abbiamo trovato quella/o con cui, probabilmente, passeremo la vita assieme. O almeno una buona parte.
In caso contrario... nisba! È stato bello finché è durato. Ciao. Addio.
Bene, per me è così con New York.
AMO tutto ciò che di bello ha da offrire e sono pronto ad accettare anche il brutto che s'insinua ad ogni angolo.
So bene che i primi tempi sarebbe difficilissimo.
In fondo, i newyorchesi sono totalmente diversi da noi... anzi, forse da qualsiasi tipico cittadino del mondo!
Ma andrebbe bene così.
La sensazione di trovarsi "nel posto giusto" farebbe collimare a perfezione tutti i tasselli, magari aiutandomi a trovare quello che in questi 24 anni di vita non ho mai trovato: me stesso.
D'altronde, stiamo parlando di una "concrete jungle where dreams are made of, there's nothing you can't do"... quindi, come direbbe Clooney: what else?
Insomma, un giorno spero di potermi affacciare su quel mare di cemento e poter esclamare "Sono a casa".
Vabbè, vi ho ammorbato più che abbastanza, quindi... vi lascio al video.
Spero vi piaccia e che vi trasmetta anche solo la metà delle emozioni che ha suscitato in me.
Direi che potrebbero bastare... per qualche mese.
BuonaVisione... :)
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