giovedì 31 maggio 2012

Di Epoche Sbagliate, Pioggia e Scrittura...

Ieri sera, dopo aver guardato nel pomeriggio "Sherlock Holmes - Gioco di Ombre"ero preso dal tedio più profondo così, senza pensarci troppo, ho visto "Midnight in Paris".
Non so esattamente perché ma morivo dalla voglia di vederlo dalla prima volta che vidi il trailer.
Sarà stata la locandina con Owen Wilson che passeggia sulla Senna, miscelata a quello che è il mio quadro preferito al Mondo oppure il titolo oppure, ancora, il fatto che fosse scritto e diretto da Woody Allen, ma dovevo vederlo.
Beh, che dire. Bello. Bello.
Mi ha affascinato tremendamente.
Certo, se cercate un film dove l'azione e i colpi di scena sì susseguono senza sosta, vi sconsiglio caldamente di guardarlo.
Ma se siete in cerca di qualcosa che vi arricchisca, direi che ci siamo.
Non voglio raccontarvi la trama (Google saprebbe farlo meglio di me).
Non voglio elogiare la bravura di Allen.
Non voglio dirvi che c'è un ruolo che la Bruni svolge molto meglio di quello della (ex) première dame.
No.
L'unica cosa che voglio fare è lasciarvi con una conversazione che Gil, intorno al minuto 34, ha con nientepopòdimenochè Ernest Hemingway.
Direi che dovrebbe bastare.
BuonaVisione. :)




(...)


Gil Pender: Buonasera. Ah, bene!  Salve Mr. Hemingway. Ecco, mi faccia salire...

E. Hemingway: La nostra missione era di prendere la collina.
Eravamo in quattro.
Cinque se uno conta Vicente, che però non poteva più combattere come quando l'avevo conosciuto.
Ed era coraggioso, e giovane.
E la collina era fradicia dopo giorni di pioggia, scivolava giù verso una strada.
E c'erano parecchi soldati tedeschi sulla strada e l'idea era di mirare al primo gruppo e, se la nostra mira era giusta, di riuscire a trattenerli.

Gil Pender: Mmm... ma aveva paura?

E. Hemingway: Di cosa?

Gil Pender: Di essere ucciso.

E. Hemingway: Non scrivi mai bene se hai paura di morire.
Tu ce l'hai?

Gil Pender: Sì, io sì. Direi che forse... direi che forse è la mia paura più grande.

E. Hemingway: Beh, è una cosa che a tutti prima di te è successa e a tutti succederà.

Gil Pender: Lo so, lo so.

E. Hemingway: Hai mai fatto l'amore con una vera meraviglia di donna?

Gil Pender: Mmm, ecco... la mia fidanzata è parecchio sexy.

E. Hemingway: E quando fai l'amore con lei senti una vera e bellissima passione e, almeno per quel momento, dimentichi la paura della morte?

Gil Pender: No, no. Questo non succede.

E. Hemingway: Io penso che l'amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte.
La vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male, che è la stessa cosa.
E quando un uomo che è vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti o come Belmonte, che è davvero coraggioso, è perché ama con sufficiente passione da fugare la morte dalla sua mente.
Finché lei non ritorna, come fa con tutti.
E allora bisogna di nuovo far bene l'amore.
Devi pensarci...


(...)

2 commenti:

  1. Ma quasi quasi lo metto nella lista di film da guardarmi ;)

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    Risposte
    1. Bene! :D
      Quando lo guardi, fammi sapere che ne pensi... son curioso. :)

      Elimina

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