venerdì 15 aprile 2011

La Luna Nera

Cominciamo col dire che credo nella magia.
Non so perché, ma ci credo.
Il che è strano, giacché sono un tipo che ha bisogno quasi sempre di prove concrete.
Ma alla fin fine, è come con la religione.
Sì sceglie di credere, a scatola chiusa, fidandosi di quello che ci viene dettato dal cuore.
Ma questo è un altro discorso... che non va sprecato così superficialmente.
Ritorniamo alla magia.
Potremmo dare la colpa alla Disney, di cui sono fan sin da piccolo?!
Nah, è un qualcosa d'innato. In realtà, ci ho sempre creduto.
Mi ha sempre affascinato la dualità nelle cose.
Dove c'è la luce, c'è ombra. Dove c'è bianco, c'è nero.
Sono convinto che tutto nella vita abbia un lato oscuro... e forse la magia è una delle poche cose che possiede entrambi i lati.
Vabbè, non voglio addentrarmi in territori complicati, ho pensato a questo grazie all'ennesima puntata delle Iene.
Uno dei loro inviati sì è fatto assumere in un call center dove sì poteva ottenere una "lettura" dei tarocchi.
Naturalmente, stando al servizio, le persone che chiamano vengono prese allegramente per i fondelli da operatori che l'unico tarocco che hanno visto in vita loro è una borsa di Vuis Luitton dal vù cumprà di turno.
Ora, di certo non serviva un servizio de le Iene per capire che quei numeri son tutte bufale!
La cosa che più mi ha fatto riflettere è stato vedere persone che, prese dalla disperazione, sì affidano a persone senza scrupoli che non solo lucrano su di loro, ma sì fanno anche beffe dei loro problemi!
Le tengono a telefono per delle ore (e visti i prezzi poco convenienti, non pagano certo 2 lire...), facendo loro eviscerare tutto ciò che lì affligge e... il Sempronio di turno non fa altro che sbuffare, magari leggendo un giornale o giocando col cellulare.
Non lo trovo giusto.
Vero è che siamo nel 2011. Di questi numeri, dalle televendite ai cartomanti, alle chat line erotiche, se n'è discusso fino alla nausea (basti ricordare, un po' per tutti, il famoso caso Vanna Marchi...) però, a volte, sì tende a dimenticare il fattore scatenante di tutto: la disperazione.
L'essere umano possiede un ventaglio d'emozioni ampio, molte delle quali influiscono fin troppo sulle capacità cognitive.
Quante volte sì è fatto qualcosa di stupido pur essendone totalmente consapevoli?! Beh, di certo più di quello che ricordiamo. Ma il più delle volte siamo recidivi perché, pur sapendo che questo o quello ci può causare problemi, ci sì accontenta del tutto e subito senza badare alle conseguenze.
Non dico che non bisogna mai ascoltare il cuore. Odio i tipi troppo razionali, come dice Shakespeare "Senza cuore, saremmo solo macchine", ma a volte azionare il cervello non fa male.
Prima di digitare quel fantomatico numero, chiediamoci se davvero ne abbiamo bisogno. Guardiamoci attorno.
Due chiacchiere con un amico non solo sono gratuite, ma ben più terapeutiche.
E a meno che voi non siate diretti discendenti del Nonno di Heidi, più eremiti dell'uomo del Monte, la soluzione è a portata di mano.
In fondo, la magia è dentro di noi. Basta solo la formula esatta per trovarla. :)

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